Project Description

LETTO PERCOLATORE ANAEROBICO (COD. LPA)

Le caratteristiche dimensionali rispettano quanto previsto dalla Deliberazione della Regione Emilia-Romagna n°1053 del 09/06/2003 – INDIRIZZI PER L’APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 11 maggio 1999, n°152, COME MODIFICATO DAL D.Lgs. 18 agosto 2000, n°258, IN MATERIA DI TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO.

Definizione e finalità:

Definizione e finalità:  I trattamenti di percolazione anaerobici sfruttano le capacità depurative dei sistemi filtranti e drenanti, appositamente realizzati, per produrre un effluente che possa essere smaltito per dispersione nel terreno o per scarico in un corpo idrico superficiale.

Il Letto Biologico Anaerobico è prodotto dalla SINTINI S.r.l. in vasca prefabbricata monoblocco in cemento armato vibrato a perfetta tenuta idraulica, anche senza trattamento impermeabilizzante. Essa ha forma parallelepipeda ed il suo interno è quasi totalmente riempito da materiale di riempimento arido (ghiaia di diversa granulometria o corpi in PP isotattico ad elevata superficie di contatto): tale strato filtrante viene attraversato dal liquame dal basso verso l’alto, dove viene raccolto da una canaletta di sfioro. Il funzionamento del letto Anaerobico è analogo a quello dei letti Aerobici, con la differenza relativa al materiale filtrante che esercita, oltre all’azione biologica anaerobica, anche un’azione filtrante.

Caratteristiche tecnico-funzionali: La vasca prefabbricata in cemento armato vibrato, che costituisce il letto biologico anaerobico, ha caratteristiche tecniche dimensionali tali da essere idonea a contenere il volume ed a reggere il peso del materiale costituente il filtro, nonché a consentire le necessarie operazioni di pulizia periodica e di manutenzione. Il refluo in arrivo dalla fossa Imhoff viene convogliato verso il fondo del letto biologico anaerobico, da dove risale lentamente attraverso la massa filtrante, quindi viene raccolto da una stramazzo dentellato, per poi scolmare nel foro di uscita. Queste condizioni di anossia permettono lo sviluppo di una flora batterica anaerobica che degrada le sostanze organiche ancora presenti. Periodicamente occorre rimuovere la massa filtrante e provvedere al suo controlavaggio.

Manutenzione:

  • il filtro batterico Anaerobico deve essere tenuto ispezionabile;
  • l’esalatore deve essere collegato con un tubo di altezza superiore a mt. 2;
  • il lavaggio della massa filtrante e l’estrazione dei fanghi depositati sul fondo devono essere effettuati periodicamente.